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Perche un Film Sugli Alpini
In Italia e nel mondo intero i nostri Alpini sono largamente conosciuti, rispettati e amati per la loro tradizione mili- tare, per la qualità umana che li contraddistingue e per le loro innumerevoli e continue iniziative umanitarie e civili.
Durante la tragica ritirata di Russia dell’inverno 1942/1943 decine di migliaia di Alpini perirono combattendo o soccom- bendo al freddo e alla fame.Le vicende degli Alpini nelle battaglie invernali sul Don, i combattimenti durante il ripiegamento per aprirsi un varco nelle sacche sulla neve di Russia, culminati nella tragica ed eroica battaglia di Nikolajewka avvenuta il 26 gennaio 1943, toccarono tali vertici di patimento da sfio- rare l’indescrivibile; raggiunsero senz’altro, e spesso var- carono, i limiti estremi della capacità di sopportazione umana.
La battaglia di Nikolajewka rappresenta un caso più unico che raro nella storia dell’umanità: essa fu combattuta dai nostri Alpini non per intenti di conquista, ma per permet- tere a decine di migliaia di uomini, Alpini e non, di “tor- nare a casa”.
Nella più disumana delle vicende, gli Alpini seppero tro- vare un senso umano così profondo da immolarsi letteral- mente per la salvezza dei compagni ancora in vita.
In questi termini la saga degli Alpini propone l’irrinun- ciabile scelta alternativa tra viltà e coraggio, fra abban- dono alla deriva e sacrificante affermazione e difesa della dignità umana.
Sono passati tanti anni da quei drammatici avvenimenti e tutte le voci oggi sono unanimemente tese a pronunciare un’irrevocabile condanna alla violenza da parte di chi al- lora la esercitò e subito dopo tragicamente la subì.
Ma la terribile avventura dei nostri Alpini in Russia rac- chiude in sé, come ci ha scritto il Presidente dell’Associa- zione Nazionale Alpini, una grande lezione di tenacia e di attaccamento ai più elevati ideali e valori, di cui oggi si sente fortemente il bisogno.
Sono passati tanti anni da quei drammatici avvenimenti e tutte le voci oggi sono unanimemente tese a pronunciare un’irrevocabile condanna alla violenza da parte di chi al- lora la esercitò e subito dopo tragicamente la subì.
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Siamo in molti a ritenere che quella pagina della nostra storia debba essere raccontata sia in omaggio alla memoria di coloro che la vissero, direttamente o indirettamente, sia perché possa essere conosciuta dalle giovani generazioni e possa costituire un importante spunto di profonde rifles- sioni.
